Chi sono i Creativi Culturali
Creativi culturali
Riporto qui questa interessante definizione coniata nel 2006, di cui per certi versi ci ritroviamo d'accordo, anche sulle alleanze trasversali sempre più numerose:
Per Creativi Culturali si intende tutte le persone che operano spontaneamente e attivamente nel "creare" una nuova cultura. Le principali aree di interesse e di azione dei Creativi Culturali sono: Ecologia e Sostenibilità, Salute Olistica e Naturale, Economia Etica e Consumi Critici, Pace e Cultura Planetaria, Etica e Volontariato, Ricerca Interiore. Fino ad ora queste aree sono sempre state separate e poco cooperative tra di loro, mentre, negli ultimi anni si sono riconosciute e hanno trovato alleanze trasversali, creando le radici di una possibile nuova cultura.
LA RICERCA NAZIONALE SUI CREATIVI CULTURALI
Nel 2002 il Villaggio Globale, sede italiana del Club di Budapest, ha invitato Paul Ray e Sherry Anderson dagli USA, e una delegazione del Club di Budapest dalla Germania, dalla Francia, dalla Ungheria e dalla Norvegia; per impostare le basi di un Sondaggio Internazionale sui Creativi Culturali. Dopo tre anni di preparazione nel settembre 2005 è iniziato il Sondaggio Nazionale sui Creativi Culturali in Italia, concluso nel gennaio 2006.
La Ricerca, promossa dall'Università di Siena, dal Club di Budapest e dall'ass.ne Villaggio Globale, è stata progettata e diretta dal Prof. Enrico Cheli docente di Sociologia dei processi culturali all'Università di Siena, assieme al Dott. Nitamo Montecucco, esperto in psicosomatica e sviluppo del potenziale umano docente alle Università di Siena e Milano e al Prof. Ervin Laszlo, filosofo della scienza ed evoluzionista, già docente in prestigiose università americane. Ha collaborato al progetto il sociologo statunitense Paul H. Ray, già docente alla University of Michigan, che tra il 1996 e il 2000 ha realizzato negli USA le prime indagini in materia e che ha coniato l'espressione "Creativi Culturali". La Ricerca fa parte di un progetto di ricerca internazionale e sta per essere realizzata anche in Germania, Olanda e Giappone.
La Ricerca Nazionale sui Creativi Culturali rappresenta la prima fase del progetto “Rete Olistica” che ha lo scopo di riunire e dare maggiore organicità e dignità a quella enorme ramificazione di persone e associazioni, oggi in gran parte sconosciute e frammentate, che operano eticamente per il benessere dell’essere umano e del pianeta.
www.globalvillage-it.com
www.clubofbudapest.org
Sono le persone che desiderano una società più giusta e pacifica, un’economia etica, uno sviluppo ecosostenibile, un’umanità più consapevole. Sono coloro che, in Italia e nel mondo, auspicano stili di vita più sani e autentici, ispirati ai valori della pace, dei diritti umani, dell’ambiente, della qualità della vita, delle relazioni consapevoli e costruttive, della crescita personale e spirituale.
Si tratta di esigue minoranze o di parti rilevanti della popolazione?
Finora nessuno era in grado di rispondere con certezza a tali domande, e prevaleva l’opinione che si trattasse solo di gruppuscoli minoritari. Recenti ricerche sociologiche effettuate in vari paesi del mondo, Italia inclusa, sfatano clamorosamente tale opinione e propongono un quadro della situazione assai più positivo e incoraggiante per tutti coloro che hanno a cuore l’evoluzione del genere umano e le sorti del pianeta.
I dati rivelano che gli individui sensibili a tali valori non sono affatto pochi ma oscillano anzi tra il 60% e l’85% dell’intera popolazione adulta. Cosa ancora più importante, oltre il 35% mostra particolare coerenza e impegno, cercando di applicarli nella propria vita quotidiana. Per questo tali individui sono stati definiti Creativi Culturali, cioè “creatori attivi di una nuova cultura”.
I dati rivelano che gli individui sensibili a tali valori non sono affatto pochi ma oscillano anzi tra il 60% e l’85% dell’intera popolazione adulta. Cosa ancora più importante, oltre il 35% mostra particolare coerenza e impegno, cercando di applicarli nella propria vita quotidiana. Per questo tali individui sono stati definiti Creativi Culturali, cioè “creatori attivi di una nuova cultura”.
L’influenza dei creativi culturali sulle scelte politiche, economiche e sociali
I vasti e profondi cambiamenti che stanno avvenendo nei valori e nell’etica delle popolazioni
occidentali possono svolgere un ruolo decisivo nel favorire un cambiamento di rotta dei comportamenti individuali e collettivi e delle politiche socio-economiche e tecnologiche nazionali e internazionali verso direzioni più ecosostenibili, pacifiche, etiche, eque.
Pur non essendo ancora maggioritari, i creativi culturali rappresentano una componente assai significativa della popolazione, vuoi per la numerosità (35% circa della popolazione adulta) vuoi per il fatto che molti di loro sono dei veri e propri opinion leader. Inoltre le ricerche mostrano che a poche lunghezze di distanza dai creativi culturali si colloca una ulteriore consistente parte della popolazione che, pur non identificandosi pienamente con la cultura emergente, ne condivide però molti dei valori ed è pertanto definibile “in avvicinamento”. È quindi prevedibile che la consistenza numerica dei creativi culturali aumenti considerevolmente nei prossimi anni, anche considerando che dal 1999 ad oggi tale categoria ha avuto un tasso di crescita medio di circa il 3% annuo.
Va però considerato che anche la conflittualità sociale e il degrado ambientale stanno accelerando e non è detto che il mutamento culturale si estenda in tempo per invertirne l’andamento.
occidentali possono svolgere un ruolo decisivo nel favorire un cambiamento di rotta dei comportamenti individuali e collettivi e delle politiche socio-economiche e tecnologiche nazionali e internazionali verso direzioni più ecosostenibili, pacifiche, etiche, eque.
Pur non essendo ancora maggioritari, i creativi culturali rappresentano una componente assai significativa della popolazione, vuoi per la numerosità (35% circa della popolazione adulta) vuoi per il fatto che molti di loro sono dei veri e propri opinion leader. Inoltre le ricerche mostrano che a poche lunghezze di distanza dai creativi culturali si colloca una ulteriore consistente parte della popolazione che, pur non identificandosi pienamente con la cultura emergente, ne condivide però molti dei valori ed è pertanto definibile “in avvicinamento”. È quindi prevedibile che la consistenza numerica dei creativi culturali aumenti considerevolmente nei prossimi anni, anche considerando che dal 1999 ad oggi tale categoria ha avuto un tasso di crescita medio di circa il 3% annuo.
Va però considerato che anche la conflittualità sociale e il degrado ambientale stanno accelerando e non è detto che il mutamento culturale si estenda in tempo per invertirne l’andamento.
C'É UN'ITALIA CHE CAMBIA
Nuovi Valori e Stili di Vita Consapevoli dell'Italia che Cresce
PRIMA RICERCA SOCIOLOGICA NAZIONALE SUI
CREATIVI CULTURALI
La definizione Creativi Culturali è stata coniata dal sociologo statunitense Paul Ray e dalla psicologa Sherry Anderson per identificare, con un termine libero da ideologie e schemi prefissati, una nuova popolazione culturale in rapida crescita nel mondo intero.Per Creativi Culturali si intende tutte le persone che operano spontaneamente e attivamente nel "creare" una nuova cultura. Le principali aree di interesse e di azione dei Creativi Culturali sono: Ecologia e Sostenibilità, Salute Olistica e Naturale, Economia Etica e Consumi Critici, Pace e Cultura Planetaria, Etica e Volontariato, Ricerca Interiore. Fino ad ora queste aree sono sempre state separate e poco cooperative tra di loro, mentre, negli ultimi anni si sono riconosciute e hanno trovato alleanze trasversali, creando le radici di una possibile nuova cultura.
LA RICERCA NAZIONALE SUI CREATIVI CULTURALI
Nel 2002 il Villaggio Globale, sede italiana del Club di Budapest, ha invitato Paul Ray e Sherry Anderson dagli USA, e una delegazione del Club di Budapest dalla Germania, dalla Francia, dalla Ungheria e dalla Norvegia; per impostare le basi di un Sondaggio Internazionale sui Creativi Culturali. Dopo tre anni di preparazione nel settembre 2005 è iniziato il Sondaggio Nazionale sui Creativi Culturali in Italia, concluso nel gennaio 2006.
La Ricerca, promossa dall'Università di Siena, dal Club di Budapest e dall'ass.ne Villaggio Globale, è stata progettata e diretta dal Prof. Enrico Cheli docente di Sociologia dei processi culturali all'Università di Siena, assieme al Dott. Nitamo Montecucco, esperto in psicosomatica e sviluppo del potenziale umano docente alle Università di Siena e Milano e al Prof. Ervin Laszlo, filosofo della scienza ed evoluzionista, già docente in prestigiose università americane. Ha collaborato al progetto il sociologo statunitense Paul H. Ray, già docente alla University of Michigan, che tra il 1996 e il 2000 ha realizzato negli USA le prime indagini in materia e che ha coniato l'espressione "Creativi Culturali". La Ricerca fa parte di un progetto di ricerca internazionale e sta per essere realizzata anche in Germania, Olanda e Giappone.
La Ricerca Nazionale sui Creativi Culturali rappresenta la prima fase del progetto “Rete Olistica” che ha lo scopo di riunire e dare maggiore organicità e dignità a quella enorme ramificazione di persone e associazioni, oggi in gran parte sconosciute e frammentate, che operano eticamente per il benessere dell’essere umano e del pianeta.
www.globalvillage-it.com
www.clubofbudapest.org