Ieri, 29 maggio, 100 seminatori di urbanità, studenti e professori, mamme dell’Istituto Pareto, sezione agrario, nonché operatori psichiatrici, utenti del dipartimento di salute mentale dell’ospedale Niguarda, paesaggisti-agronomi, si sono presentati inaudizione alla commissione territorio della Provincia di Milano consegnando 22.000 firme raccolte - più della metà - man mano parlando coi cittadini.
La Provincia di Milano insiste nel progetto di vendita ed edificazione sul comparto Litta-Modignani, dove ci sono orti comunitari, area didattica dell’Istituto Pareto e almeno 10 ettari boschivi che gli abitanti del quartiere chiamano storicamente “Oltre il Pioppeto”.
Per quanto l’assessore De Angelis a voce continui a dire che “l’esistente non verrà toccato”, materialmente e concretamente gli ettari che vogliono vendere e dove far costruire risultano tuttora quelli del vecchio Piano casa che è stato presentato pubblicamente anche molto recentemente. Quindi nessuno crede alle parole quando per scritto risulta diversamente. Inoltre la Provincia insiste nella costruzione sul bosco-pioppeto dicendo che poi intorno alle case ci faranno un parco.
Tutti i cittadini dicono: ma il parco c’è già, da millenni probabilmente su quel luogo non è mai stato costruito dunque perché farlo ora consumando altro suolo?
Milano è piena di case sfitte o non vendute o luoghi – caserme, ex capannoni etc. – da poter ristrutturare.
E come mai - se si vuole fare housing sociale - proprio le case di proprietà della Provincia in Via Assietta – quindi davanti al Paolo Pini e al Pioppeto, sono state messe in vendita con bando a privati cacciando via le persone che ci abitano da anni???
Il bosco-pioppeto (e tutta l’area ex P.Pini) deve essere preservata poiché è una risorsa ecologica di portata cittadina e snodo fondamentale per ricongiungere il centro ai parchi della cintura milanese (guardare nostro comunicato ultimo).
La paesaggista-agronoma Francesca Neonato ha dato un quadro puntuale sulla risorsa ecologica dell’area del pioppeto, risorsa che diventa anche economica, poiché le persone stanno meglio, l’acqua viene meglio assorbita e quantità di CO2 importanti assorbite dalla massa arborea.
Sono stati distribuiti i manifesti in cui il bosco-pioppeto viene decretato dalla popolazione “parco partecipato” con il nome “PINIOLTREILPIOPPETO” dunque Parco Pop.
È stata consegnata ai giornalisti presenti e ai consiglieri tutta la documentazione dei seminatori di urbanità dalla richiesta di variante al pgt (dicembre 2012), alla mappatura del pioppeto, dell’agrario e degli orti comunitari, fino alle ultime iniziative.
A conclusione dell’audizione, definita da tutti i consiglieri intervenuti (della maggioranza e dell’opposizione) ricca di contenuti e scevra di retorica, l’assessore ha ripreso la parola per dire che comunque tutto potrà essere preso in considerazione tranne l’opzione zero cemento!
Il prossimo appuntamento è lunedì 3 giugno alle ore 17 in consiglio comunale di Milano – appuntamento con il sindaco Pisapia e il vice-sindaco nonché assessore all’urbanistica De Cesaris, per la consegna delle firme e un confronto con l’Amministrazione Comunale.
Ci rivediamo tutti dunque lunedì 3 alle 17 sotto il consiglio comunale.
I seminatori di urbanità
La Provincia di Milano insiste nel progetto di vendita ed edificazione sul comparto Litta-Modignani, dove ci sono orti comunitari, area didattica dell’Istituto Pareto e almeno 10 ettari boschivi che gli abitanti del quartiere chiamano storicamente “Oltre il Pioppeto”.
Per quanto l’assessore De Angelis a voce continui a dire che “l’esistente non verrà toccato”, materialmente e concretamente gli ettari che vogliono vendere e dove far costruire risultano tuttora quelli del vecchio Piano casa che è stato presentato pubblicamente anche molto recentemente. Quindi nessuno crede alle parole quando per scritto risulta diversamente. Inoltre la Provincia insiste nella costruzione sul bosco-pioppeto dicendo che poi intorno alle case ci faranno un parco.
Tutti i cittadini dicono: ma il parco c’è già, da millenni probabilmente su quel luogo non è mai stato costruito dunque perché farlo ora consumando altro suolo?
Milano è piena di case sfitte o non vendute o luoghi – caserme, ex capannoni etc. – da poter ristrutturare.
E come mai - se si vuole fare housing sociale - proprio le case di proprietà della Provincia in Via Assietta – quindi davanti al Paolo Pini e al Pioppeto, sono state messe in vendita con bando a privati cacciando via le persone che ci abitano da anni???
Il bosco-pioppeto (e tutta l’area ex P.Pini) deve essere preservata poiché è una risorsa ecologica di portata cittadina e snodo fondamentale per ricongiungere il centro ai parchi della cintura milanese (guardare nostro comunicato ultimo).
La paesaggista-agronoma Francesca Neonato ha dato un quadro puntuale sulla risorsa ecologica dell’area del pioppeto, risorsa che diventa anche economica, poiché le persone stanno meglio, l’acqua viene meglio assorbita e quantità di CO2 importanti assorbite dalla massa arborea.
Sono stati distribuiti i manifesti in cui il bosco-pioppeto viene decretato dalla popolazione “parco partecipato” con il nome “PINIOLTREILPIOPPETO” dunque Parco Pop.
È stata consegnata ai giornalisti presenti e ai consiglieri tutta la documentazione dei seminatori di urbanità dalla richiesta di variante al pgt (dicembre 2012), alla mappatura del pioppeto, dell’agrario e degli orti comunitari, fino alle ultime iniziative.
A conclusione dell’audizione, definita da tutti i consiglieri intervenuti (della maggioranza e dell’opposizione) ricca di contenuti e scevra di retorica, l’assessore ha ripreso la parola per dire che comunque tutto potrà essere preso in considerazione tranne l’opzione zero cemento!
Il prossimo appuntamento è lunedì 3 giugno alle ore 17 in consiglio comunale di Milano – appuntamento con il sindaco Pisapia e il vice-sindaco nonché assessore all’urbanistica De Cesaris, per la consegna delle firme e un confronto con l’Amministrazione Comunale.
Ci rivediamo tutti dunque lunedì 3 alle 17 sotto il consiglio comunale.
Commenti